domenica 11 gennaio 2009

Sogni Buffi III

29 Maggio 2008

Potrei scrivere un libro molto divertente su tutti i miei sogni...forse sarebbe un bestseller tra gli psicanalisti :D.

Questa notte è passato a trovarmi Albert Einstein, ero al bar a bere una birra con amici misti alcuni forse nemmeno li conosco, stavamo litigando perchè mi avevano rubato la felpa allora, da brava capricciosa, mi son seduta su una panchina con il broncio (che tra l'altro era altissima rispetto al pavimento)... (chissà come son arrivata lassù) di fianco avevo questo strambotico personaggio dai baffi e i capelli brizzolati che borbottava qualcosa osservando un bicchiere. Mentre ero assorta nei miei pensieri sento che qualcuno mi sta chiamando, era l'omino buffo.. ''Senti.. non è che conosci una certa teoria inventata da un Einstein''... senza pensarci troppo rispondo ''Eh no! caro Einstein... la tua teoria della relatività te la devi trovare da solo non vale bruciare le tappe viaggiando nel tempo..torna indietro e fatica!!! insomma e poi non vorrai inventarla troppo presto....il mondo non sarebbe pronto..susu tornate al tuo tempo!''



CAPITO IL FURBONE?! aveva inventato una macchina per viaggiare nel tempo e voleva avere la soluzione pronta pronta perchè era in un punto di fermo nelle sue ricerche...., io comunque non gli ho detto niente sul E=mc^2

Sogni Buffi II

Maggio 2008

Questa mattina mia madre mi ha svegliata bruscamente, nel sonno stavo cantando una canzone con Morgan eravamo vestiti come Elvis.. ha pensato fossi indemoniata.

Sogni Buffi I

Ho deciso di pubblicare, almeno in un luogo la raccolta di tutti i miei sogni particolari..

3 Ottobre 2006

Ho appena sognato Morgan (ex cantante dei bluvertigo) che mi disegnava sulla mano uno scarabocchio viola. a dir la verità guardandolo bene sembrava un volto..e anche ben disegnato.. il tutto urlando ''bukowski!!bukowski!!''

martedì 23 dicembre 2008

Muffin

Ti ho amato.
Forse ti ho amato nel modo sbagliato ma,
l'ho fatto con tutta me stessa.
Non ti ho mai detto il perchè, avevo paura che svelandotelo non ne saresti più stato capace.
Ora posso.
Sì amavo il tuo sorriso,
i tuoi occhi
(non perchè fossero due cieli ma per il loro saper mostrarmi il tuo animo)
ma più di tutto amavo il tuo saper cogliere le piccolezze di questo mondo.
Ogni minimo dettaglio.
Ma.
Non lo sai più fare. Almeno non nel mio.
Addio Muffin.
Addio.
Addio.
Addio.

domenica 21 dicembre 2008






Con oggi ho messo il mio passato su una zattera,

la vedo allontanarsi verso centro del lago. un lago scuro, sui toni del verde.
inizia a piovere, tante piccole gocce disegnano cerchi perfetti sull'acqua, in un luogo dove di perfetto c'è ben poco. Mi volto,
per guardare il futuro ma, il cielo è più nero che mai.
Per ora sto seduta, su un tronco, a metà strada tra il passato e il futuro e
non riesco a smettere di sognare, di essere cieca e attendere che qualcuno scriva per me una Favola.





giovedì 11 dicembre 2008

mercoledì 10 dicembre 2008

da Neve di Maxence Fermine



Yuko Akita aveva due passioni.
L'haiku.
E la neve.
L'haiku è un genere letterario giapponese.
È una breve poesia di tre versi e diciassette sillabe.
Non una di più.
La neve è una poesia.
Una poesia che cade dalle nuvole in fiocchi bianchi e leggeri.
Questa poesia arriva dalla labbra del cielo, dalla mano di Dio.
 Ha un nome.
Un nome di un candore smagliante.
Neve.